Il 6 febbraio 2022, il Ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto in occasione dell’apertura del 33esimo Congresso internazionale di medicina del lavoro, organizzato dalla Commissione internazionale di salute occupazionale (ICOH) – la più antica e rappresentativa società scientifica internazionale nel settore – che vedrà, fino al prossimo 10 febbraio, la partecipazione in modalità online di 1.400 persone provenienti da 93 Paesi.
Nel suo messaggio Speranza ha affermato che “l’esperienza della pandemia ci ha insegnato che dobbiamo lavorare molto di più insieme, che abbiamo bisogno di un maggior dialogo sociale e cooperazione internazionale, investendo, in particolare, nel coniugare il valore del lavoro e della salute pubblica come aspetti chiave della sostenibilità dello sviluppo sociale e produttivo”.
Alla cerimonia inaugurale – presieduta dal Presidente dell’ICOH Jukka Takala e da Sergio Iavicoli, Direttore Generale della Comunicazione e dei Rapporti Europei ed Internazionali del ministero – è intervenuto anche il Direttore generale dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) Guy Rider che, ribadendo l’importanza della cooperazione internazionale, ha sottolineato come “la collaborazione con ICOH ed eventi quali quelli di oggi rappresentino un esempio positivo nel promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionalmente riconosciuti, con particolare riferimento a quelli riguardanti il lavoro in tutti i suoi aspetti”.
Il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, invece, si è soffermato maggiormente sull’aspetto della salute dei lavoratori. A riguardo, il Dr. Tedros ha dichiarato che “il COVID-19 ha messo in luce la necessità di un’azione unitaria in grado di rispondere alle nuove sfide in tema di sanità pubblica globale”. Tedros ha proseguito il suo discorso focalizzandosi sull’impegno dell’OMS nel garantire accessibilità globale ed equa dei servizi sanitari” ed enfatizzando il ruolo degli operatori sanitari nel corso della pandemia.
Agire sulle disuguaglianze inasprite dalla pandemia, promuovere la salute e intervenire a livello globale: queste le principali proposte emerse dalla lezione magistrale tenuta da Sir Michael Marmot, direttore dell’Institute of health equity della University College di Londra. Marmot ha ribadito più volte il concetto di “salute come misura di successo sociale” ed ha affermato che “come individui, ognuno di noi può lavorare per creare comunità più coese e sostenibili in grado di ridurre le disuguaglianze di salute”.